CURIOSITA'
* Dall'anno della sua fondazione (1768) la Ditta Guenzati esercitò per circa due secoli la propria attività commerciale in Via Fustagnari al fondaco 1677 nell'omonima contrada presso lo stabile, divenuto verso la metà dell'Ottocento, di proprietà della famiglia Guenzati. In seguito all'attuazione del progetto Beruto del 1884, che prevedeva la riprogettazione dell'intero assetto della piazza Cordusio e del suo circondario con la costruzione, tra gli altri edifici, del contiguo Palazzo Venezia (1897-1901), che avrebbe accolto la Direzione Generale milanese delle Assicurazioni Generali, la Via dei Fustagnari scomparì completamente dalla topografia cittadina e da quel momento in poi la storica bottega risultò essere collocata al civico numero 1 di Via Mercanti. Agli inizi del '900, perseguendo una politica di forti investimenti nel settore immobiliare, la compagnia assicuratrice approfittò di favorevoli situazioni venutesi a creare nel periodo post bellico che fece seguito alla prima guerra mondiale, effettuando l'acquisizione di diverse proprietà immobiliari nel centro di Milano. A tal proposito la società nel 1919 si aggiudicò all'asta la proprietà della Casa Guenzati, decidendone nel 1962 la completa demolizione al fine di dare attuazione ad un importante progetto di ristrutturazione del Palazzo Venezia (1961-1967), che prevedeva l'adeguamento degli ambienti dello storico palazzo alla nuova destinazione terziaria della società attraverso una completa ridistribuzione degli spazi interni e la costruzione di una nuova ala, denominata Palazzo Beltrami e progettata dell' arch. Antonio Cassi Ramelli, nel perimetro occupato dalla ex Casa Guenzati. Così nel 1960 dopo quasi due secoli questo autentico gioiello della micro-imprenditoria milanese fu costretto ad abbandonare la sua storica sede per trasferirsi, nel contiguo Palazzo Venezia a pochissimi metri di distanza dalla sua originaria ubicazione.
Ma le travagliate vicissitudini della Ditta Guenzati non finirono qui; nell'ottobre del 2018, dopo una lunga e turbolenta controversia con la proprietà durata più di 3 anni, la Ditta Guenzati si trova costretta a lasciare definitivamente il luogo che l'aveva vista nascere, affermarsi e prosperare divenendo un punto di riferimento unico del commercio al dettaglio dei tessuti inglesi e degli accessori per abbigliamento di stampo prettamente anglosassone. Con il suo doloroso trasferimento alle spalle del Duomo cessava di sopravvivere nell'area del Cordusio l'ultimo baluardo di un tempo che fu e che, purtroppo, non ritornerà mai più; fino a quella data (20 ottobre 2018) la Ditta Guenzati aveva detenuto quell'orgoglioso primato, che oggi si colma di tristezza, di aver rappresentato l'ultima attività commerciale ancora vivente appartenente all'antica Contrada dei Fustagnari, di cui d'ora in poi ne sopravvivrà, purtroppo, solo la memoria. Fortunatamente grazie all'enorme sostegno dell'opinione pubblica, di Confesercenti, dei media e dei social, che hanno saputo mantenere alta l'attenzione sulla possibilità che Milano potesse perdesse per sempre il suo negozio più antico, oggi la Ditta Guenzati può orgogliosamente continuare ad operare sulla piazza meneghina ed essere quel punto di riferimento unico nel suo genere, di sempre, in Via Agnello, dove grazie alle Assicurazioni Generali stesse e alla mediazione del Comune di Milano, ha potuto ricollocarsi per poter proseguire la sua storia e la sua tradizione che da 250 anni la contraddistinguono.
** A seguito della vicenda sopracitata ed ampiamente riportata dalla carta stampata, dai social e dalla televisione, che coinvolse la Ditta Guenzati nella questione di mancato rinnovo del contratto di locazione da parte delle Assicurazioni Generali, proprietarie dello stabile di Piazza Cordusio/Via Mercanti/Orefici, cittadini, turisti e F.A.I. (Fondo per l'Ambiente Italiano) nel 2016 si mobilitarono allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sul fondato rischio della chiusura definitiva del negozio più antico di Milano, la cui uscita era ormai fissata per il 31 maggio 2018 al compimento dei suoi 250 anni di storia. Il F.A.I., venuto a conoscenza della critica situazione, che incombeva sul destino di questo autentico gioiello della micro-imprenditoria milanese, nel maggio del 2016 approvò la sua candidatura per la partecipazione all'8° censimento de “I Luoghi del Cuore”. Questa iniziativa, indetta ogni due anni dal fondo ambiente allo scopo di segnalare alle istituzioni preposte il salvataggio di tutti quei luoghi d'interesse culturale, storico, artistico e paesaggististico che altrimenti rischierebbero di andare perduti per sempre, riscosse un incredibile successo.
Per tutta la sua durata la Ditta Guenzati raccolse ben 31.069 voti in soli 6 mesi; l'esito finale del censimento venne reso pubblico venerdì 24 febbraio 2017 durante la conferenza stampa tenutasi presso la sede storica di Banca Intesa-San Paolo in Via Monte di Pietà 8 alla presenza di giornalisti e televisioni. Il risultato raggiunto fu inaspettatamente strepitoso, e l'affetto e il sostegno dimostrato dalle persone nel corso dell'intera campagna per la racconta delle preferenze addirittura commovente, permettendo così allo storico negozio di raggiungere il 5° posto su 33.264 luoghi votati in tutt'Italia, il 1° posto in Lombardia, il 1° posto a Milano e, non ultimo, il 1° posto assoluto nella categoria delle botteghe storiche da salvare.
*** Carlo Pedraglio, zio della giovinetta Marietta per cui Don Giovanni Bosco aveva compiuto il miracolo della sua guarigione, era alle dipendenze dei Guenzati dal 1842, e resterà loro collaboratore per ben 28 anni fino al 13 ottobre 1870, data in cui verrà licenziato per motivi d'interesse avuti con la Sig.ra Rosa Casati Guenzati (com'è riportato nel Libro dei Commessi preziosamente conservato nell'archivio storico dell'azienda). Alla fine dello stesso anno fonderà per suo conto una propria azienda anch'essa specializzata in tessuti per abbigliamento col nome di Ditta Carlo Pedraglio in Via Santa Margherita 1 nell'antica Contrada delle Galline prima di trasferirsi in Via Dante 1 nel 1910 e poi definitivamente in Piazza Cordusio 2 nel Palazzo Venezia fino al giorno della sua definitiva chiusura avvenuta il 31 dicembre 2006.
**** Alla fine di aprile del 1945 gli alleati, entrati trionfalmente in Milano oramai liberata dalle truppe tedesche, requisirono i locali della Ditta Guenzati obbligando i F.lli Tomegno a trasferire parte del loro magazzino presso lo stabile di loro proprietà di Via Broletto al 20 e trasformando la bottega in una sorta di magazzino per il rifornimento delle truppe americane d'istanza nel centro di Milano. L'occupazione è fortunatamente breve ma nel negozio, che vanta ai giorni nostri ancora l'originale arredamento ottocentesco d'epoca in stile Biedermeier, sono perfettamente visibili i segni di quel forzato insediamento: due coppie di tacche incise a colpi di baionetta sul bancone centrale di noce nazionale rispettivamente alla distanza di 46 e di 92 centimetri, documentano a tutt'oggi la permanenza dei militari presso la bottega di Via dei Mercanti; gli americani infatti misurando in iarde non erano in grado di utilizzare i metri di legno espressi in centimetri in dotazione presso il negozio!
Sul piano del medesimo bancone sono altrettanto ben visibili due tasselli di forma ottagonale che invece testimoniano la presenza, in passato, di due fori attraverso i quali venivano fatte “scivolare” all'interno di due tiretti sottostanti le preziose monete d'oro utilizzate fino alla fine dell'800 dai clienti più facoltosi per i loro pagamenti.
***** Nel varcare la soglia di questo luogo “speciale”, si ha l’impressione che l’orologio del tempo si sia fermato moltissimi anni fa riportando alla mente immagini di un passato oramai perduto, in cui i clienti si recavano nelle botteghe a fare i propri acquisti a bordo di calessi e carrozze. L'ambiente informale e familiare, che accoglie ancora oggi il visitatore e la tranquilla atmosfera mista a quel “profumo” d’altri tempi, che si respira in questi locali a due passi dal Duomo, rende la visita della Ditta Guenzati un’esperienza unica e sempre più rara da ritrovare nella caotica ed indaffaratissima Milano. Al suo interno è ancora possibile osservare l’originale arredamento d’epoca risalente ai primi anni del ‘800, costituito da banconi, tavoli e scrivanie in pregiato noce nazionale in perfetto stile Biedermeier (1815-1848), che mostrano linee semplici e funzionali dai tipici decori a rettangoli, eredità e testimonianza di un tempo andato, ma che tra gli scaffali della storica bottega sono ancora di un’attualità straordinaria.